La mia Essenza ha un
profumo un colore e un suono; il profumo arriva come brezza marina delicata e
avvolgente, si mostra nelle sfumature
dell’indaco e si accorda con il sol.
Ma cosa è l’Essenza? E’ la realtà propria e immutabile delle cose,
intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole
cose. L’Essenza quindi è il fondamento
del ciò che realmente è.
Su questa Terra,
nell’artefatto stile di vita a cui apparteniamo difficilmente andiamo o
ricerchiamo l’essenza delle cose. A tutto è già stato etichettato e preformato
e preparato per essere fruito, affinché noi Esseri di questo pianeta si fosse
più attirati dalla forma che dalla sostanza delle cose stesse.
Incombe un disinutile
(inutile dannoso) in ogni ambito, dal personale, al sociale e ambientale. E’
importante in un momento storico come il nostro alleggerirsi, iniziare a fare
un inventario intimo e personale su ogni aspetto della nostra esistenza,
attivandone un resoconto serio e imparziale su cosa possediamo (cose e
relazioni), cosa è veramente utile per noi, cosa desideriamo continuare a
tenere nella nostra Vita e cosa siamo pronti a lasciare andare.
Il viaggio verso la
nostra Essenza è un viaggio tortuoso, si va per vicoli stretti e si possono incontrare
lungo il cammino tempeste e mareggiate; poi torna il sereno e di nuovo tutto
ricomincia. Ma ogni istante di quel viaggio, se fatto con il Cuore e nella
consapevolezza, lascerà dentro ognuno doni di saggezza.
Immaginate che tutte
le persone a voi care intraprendessero questo viaggio: potremo spronarle a
seguirci. Che bello sarebbe potersi ritrovare e condividere il cammino! Ma per
Le Leggi Divine solo ognuno di Noi può essere artefice delle proprie scelte e
del proprio cammino e nonostante tutto l’amore, l’intenzione di bene che si
possa mettere nell’indicare la Via ad un’altra persona, mai dobbiamo imporre o
essere condizionanti per nessuno.
Quindi si evince che i
traguardi del cammino verso la propria Essenza si attraversano in solitaria.
Abbiamo l’esempio di grandi Maestri che attraverso le loro vite e le loro
scritture ci hanno donato tanti insegnamenti.
Ma i tempi d’oggi sono
complicati, vivere le città di oggi e come tornare alle insidie della giungla,
e l’uomo soffre di tutto questo, l’uomo di suo tende ad adattarsi a quello che
lo circonda creandosi infinite personalità che sempre più nascondono l’innata e
intima Essenza.
Questo è accaduta a me
per prima; fin da piccolissima, appena capace di comprendere di essere una
persona a se stante, ho sentito di non essere amata dai miei genitori e da li
ho indossato le infinite maschere per aderire a ciò che gli altri si
aspettavano da me.
Fin da piccolissima
rifiutavo il mio nome, non mi piaceva, ancora oggi non ci ho fatto pace. In più
sentivo che quel nome mi portava via la possibilità di avere qualcosa che mi
appartenesse e che mi rappresentasse, era il nome di mia nonna e qualsiasi
fosse stato il suo nome mi sarebbe stato affibbiato, perché? Io non ero una
cosa o un oggetto io ero una silenziosa e delicata bambina che voleva essere se
stessa.
Crescendo sempre si è
presentata questa tematica nella mia esistenza, chiunque può pensare che non
sia così importante, ma credetemi c’è molto da riflettere.